Note metodologiche

Popolazione residente

Per quanto riguarda la popolazione residente per età e sesso, l’Osservatorio fornisce per gli anni compresi tra il 1981 ed il 2010 i dati derivanti dalla ricostruzione della popolazione residente comunale mentre a partire dal 2011 i dati provengono dalla Rilevazione sulla “Popolazione residente comunale per sesso, anno di nascita e stato civile”, indagine che l’Istat conduce dal 1992 presso le Anagrafi dei comuni italiani.

I dati del bilancio demografico dal 1 gennaio 1992 al 31 dicembre 2011 provengono dalla Ricostruzione intercensuaria della popolazione residente mentre per gli anni seguenti al 2011 vengono forniti i dati risultanti dalla rilevazione annuale “Movimento e calcolo della popolazione residente” che l’Istat esegue presso gli uffici di anagrafe dei Comuni italiani. I dati del bilancio demografico antecedenti al 1992 non sono disponibili.

Popolazione straniera

La popolazione straniera residente è costituita dalle persone di cittadinanza non italiana aventi dimora abituale in Italia; essa viene calcolata, per ciascun comune, al 31 dicembre di ogni anno successivo al Censimento della popolazione, sommando alla popolazione straniera censita come residente nel comune, il movimento anagrafico registrato nel corso di ciascun anno solare.

I dati della popolazione residente straniera sono disponibili a partire dal 2003. Fino al 2011 i dati derivano dalla Ricostruzione intercensuaria della popolazione residente comunale mentre a partire dal 2011 provengono dalla Rilevazione sulla “Popolazione residente comunale straniera per sesso ed anno di nascita”, indagine che l’Istat ha avviato dal 2003 presso le Anagrafi comunali.

I dati del bilancio demografico dal 1 gennaio 2003 al 31 dicembre 2011 provengono dalla Ricostruzione intercensuaria della popolazione residente mentre per gli anni seguenti al 2011 vengono forniti i dati risultanti dalla rilevazione “Movimento e calcolo annuale della popolazione straniera residente e struttura per cittadinanza” che l’Istat esegue annualmente presso i comuni italiani.

La ricostruzione intercensuaria della popolazione residente considera sia le misure di stock (consistenza della popolazione all’inizio e alla fine di ciascun intervallo), sia le misure del movimento demografico (nati, deceduti, immigrazti ed emigrati) intercorsi nel’ultimo decennio. Essa ha dunque l’obiettivo di fornire, per il decennio che intercorre tra due censimenti della popolazione, stime affidabili sulla popolazione, intesa nelle sue componenti di stock e di struttura, da utilizzare essenzialmente come denominatori per l’analisi di fenomeni riferiti alla popolazione residente. Da un punto di vista tecnico-pratico, una ricostruzione elimina per definizione quella discontinuità che viene a determinarsi nella serie storica della popolazione ogni qual volta si determina con un nuovo censimento la popolazione legale del Paese In nessun caso la ricostruzione può considerarsi un processo che riscrive gli atti amministrativi generati dai Comuni (iscrizioni e cancellazioni anagrafiche) e, data la natura di stima e non di osservazione, sarebbe incongrua qualsiasi pretesa di attribuire alle serie di popolazione ricostruite valenza giuridico-amministrativa. Pertanto non è possibile attribuire a essa alcun significato che non sia quello esclusivamente statistico.

Non appena saranno disponibili i dati della nuova serie ricostruita, sarà cura dell’Ufficio di Statistica sostituire i dati attualmente presenti nel data base dalla data dell’ultimo Censimento.